"Ho accettato il fatto di essere chiamato raccomandato - scrive su Facebook - che chi non mi conosce dica falsità sul mio conto. Di sorridere e offrire da bere ai ragazzi che in coro mi gridano 'coglione' o 'scemo' ogni volta che vado in discoteca. Di leggere ogni giorno su internet 'minacce di morte' o leggere chi per 'divertirsi' mi augura le peggiori malattie. Ho accettato di vedere sotto casa striscioni sul muro con scritto 'muori'. Di dover fare, almeno una volta al mese, denunce a ignoti per atti di vandalismo alla mia macchina. Che mi si odi, perfino. Ma ora basta".
Francesco spiega che andava "fiero di ciò mi stava accadendo e dell'umiltà con cui gestivo il mio piccolo 'super-potere'. Almeno fino ad oggi. Stamattina alle 5.30 mi è successo quello che non pensavo mai mi potesse accadere". Sole è stato avvertito dalla mamma: "Per l'ennesima volta mi ha chiamato in lacrime, preoccupata, dicendomi che questa notte mi avevano fatto esplodere sotto il mio ufficio, la macchina. E che si tratti di un incidente (perché magari non volevano dare fuoco alla macchina, ma solo spegnere una sigaretta, o forse non sapevano nemmeno che fosse la mia) o che sia una cosa mirata (perché magari ieri ho fatto post-it troppo sdolcinato o perché vaffanculo, Francesco Sole è uno stronzo) beh, la cosa mi ha davvero buttato a terra". Ormai racconta di vivere con "l'odio di certa gente appiccicato addosso. Quell'odio che oggi mi ha portato a raccontarvi qui su Facebook tutte le ombre. Non voglio piagnucolare, voglio essere forte. Ma nel mio cercare di “essere forte”, oggi, mi chiedo: perché?".
Francesco spiega che andava "fiero di ciò mi stava accadendo e dell'umiltà con cui gestivo il mio piccolo 'super-potere'. Almeno fino ad oggi. Stamattina alle 5.30 mi è successo quello che non pensavo mai mi potesse accadere". Sole è stato avvertito dalla mamma: "Per l'ennesima volta mi ha chiamato in lacrime, preoccupata, dicendomi che questa notte mi avevano fatto esplodere sotto il mio ufficio, la macchina. E che si tratti di un incidente (perché magari non volevano dare fuoco alla macchina, ma solo spegnere una sigaretta, o forse non sapevano nemmeno che fosse la mia) o che sia una cosa mirata (perché magari ieri ho fatto post-it troppo sdolcinato o perché vaffanculo, Francesco Sole è uno stronzo) beh, la cosa mi ha davvero buttato a terra". Ormai racconta di vivere con "l'odio di certa gente appiccicato addosso. Quell'odio che oggi mi ha portato a raccontarvi qui su Facebook tutte le ombre. Non voglio piagnucolare, voglio essere forte. Ma nel mio cercare di “essere forte”, oggi, mi chiedo: perché?".
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