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Tradizioni natalizie nel mondo



Altro che Babbo Natale in rosso vestito che porta i doni a tutti i bambini! In Austria, Germania e  Ungheria (ma anche in alcune zone del nord est d’Italia)  il protagonista delle feste natalizie si chiama Krampus, il castigatore che va a caccia dei bambini meno buoni per punirli delle loro angherie con carbone e altri regali poco piacevoli. Metà uomini e metà caproni, i Krampus sono dei veri  mostri con tanto di corna e catene e campanacci al seguito: la Krampusnacht si svolge intorno a 6 di dicembre.
 
Nei paesi del Belgio e dei Paesi Bassi a fare le veci di Santa Claus spunta Zwarte Piet, il cugino moro di Babbo Natale. Lui si occupa di premiare i bambini più buoni e punire quelli più birichini: la punizione per loro? Un viaggio con destinazione Spagna. Già, perché che per gli olandesi tradizionalmente ciò corrispondeva a mandarli all’inferno.
 
In Norvegia, invece, la notte di Natale non vedrete da nessuna parte una scopa: i norvegesi le nascondono per non farle trovare alle streghe e agli spiriti maligni che durante le festività si aggirano per il paese. E ancora, il simbolo di buon auspicio per l’anno a venire in Scandinavia è rappresentato da una capra fatta di paglia e stoffa rossa, Yule Goat, che durante le feste si appende all’albero di Natale e si sistema un po’ ovunque in casa. È anche portatrice di doni.
 
In Catalogna i protagonisti sono i Caga Tìo: ceppi di legno a cui è stato disegnato un volto sorridente, ornati di tutto punto, che durante il mese di dicembre ogni famiglia nutre con gli avanzi dei pasti di casa, finché finalmente il giorno di Natale viene buttato nel camino, con l’auspicio di una vita ricca e serena. Tipici di Spagna e Portogallo sono anche i Caganers: delle buffe ed irriverenti statuine per il presepe.
 
Infine, dimenticate renne e slitta: alle Hawaii Babbo Natale arriva a bordo di una canoa rosso fuoco, insieme agli elfi in tenuta hawaiana.

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